Il 2018 è stato “l’anno della svolta per il turismo” a Firenze. E’ quanto fa sapere il comune di Firenze, basandosi sui dati diffusi dal Centro studi turistici.
Secondo i dati, i turisti rimangono a Firenze per più tempo, con un boom di italiani che scelgono il capoluogo toscano.

In sintesi:

2018

  • + 9,3% di pernottamenti italiani
  • +2.4% di pernottamenti stranieri
  • 10milioni e 650.mila pernottamenti in totale
  • + di 3 notti di permanenza media nelle strutture extralbeghiere
  • Feste  natalizie occupazione camere + 95%
  • 460.mila persone in città dall’8 dicembre al 06 gennaio

La permanenza media è passata dai 2,63 giorni del 2017 ai 2,71 del 2018 nel settore alberghiero, mentre ha superato le tre notti nel settore extralberghiero

L’andamento dei flussi turistici per l’anno 2018 è stato caratterizzato da una lieve crescita degli arrivi (+50 mila unità pari al +1,3%) ed una crescita maggiore delle presenze (+400 mila pernottamenti pari al +4,1%).

La crescita maggiore si è registrata nel primo semestre che ha visto aumentare i pernottamenti di oltre il 6% (crescita importante nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, lieve calo ad aprile e crescita nei mesi di maggio e giugno), mentre nel secondo semestre la crescita si è attestata su un aumento di 2 punti percentuali (in crescita nei mesi di luglio, novembre e dicembre, stabile a agosto e settembre, in calo ad ottobre).

Certificato anche un significativo aumento di visitatori italiani (+9,3%) rispetto a quelli stranieri (+2,4%). Il 2018 ha quindi visto il 26,4 di presenze italiane e il 73,6% di presenze straniere (nel 2017 erano state rispettivamente il 25,2 ed il 74,8%). Fra le nazionalità spicca il dato del mercato americano che vedono crescere ancora i flussi del +7,2% rafforzando la loro leadership. In crescita anche i flussi dalla Russia (+9,4%), dalla Spagna (++5,5%), dal Giappone (3,1%) e dalla Cina (+2,7%). Interessanti i risultati dei flussi turistici provenienti dal Regno Unito (+0,5%), e dall’Australia con una ulteriore crescita di oltre 1 punto percentuale. In lieve calo francesi, tedeschi e brasiliani. E poi ci sono i risultati delle azioni messe in campo per portare il turista a pernottare più a lungo in città, visitare nuovi luoghi di interesse e partecipare a eventi e manifestazioni: un impegno che ha portato, secondo Palazzo Vecchio, a un 2018 di svolta.

Grande successo anche per tutti gli eventi organizzati durante le feste natalizie che hanno registrato il 95% di occupazione alberghiera per un totale di circa 460mila persone in città dall’8 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.

Tra tutti i numeri sopra riportati quello di maggiore importanza è il dato relativo al pernottamento medio in leggero aumento negli ultimi anni, passando da 2.43 a 2.63 notti: il fenomeno del mordi-e-fuggi, contrariamente a quanto si possa pensare, non sembra essersi intensificato. Ma il quadro è ben lungi da essere roseo: il flusso turistico sembra destinato ad aumentare nei prossimi anni, con la formazione di una sempre più agiata classe media nei paesi asiatici (Cina su tutti). Ma a questa crescita del numero di turisti saprà accompagnarsi un aumento del fatturato del settore alberghiero? Siamo pronti ad affrontare  questa sfida o ci ritroveremo in una situazione ancor più grave?

Se vuoi condividere la tua opinione lo puoi scrivendo l elenatrotta@libero.it

Fonte Dati La Nazione  16/01/2019

Bonus vacanze spendibile fino al 30 giugno 2021

Il decreto legge n. 34 del 2020 (decreto Rilancio) ha...

Il bonus vacanze

Il decreto legge n. 34 del 2020 (decreto Rilancio) ha...